Come vuole la tradizione, sabato sera, 21 giugno 2025, Venaria e le comunità di Santa Maria e San Lorenzo hanno celebrato la Consolata.
A officiare la funzione religiosa è stata una vecchia conoscenza della Reale: don Danilo Piras. L’ex parroco di San Lorenzo, a inizio luglio, lascerà Torino e tornerà nella sua Sardegna, dove proseguirà il suo ministero.
Tantissimi fedeli e amici, ieri sera, hanno voluto salutarlo, abbracciarlo, parlare con lui prima dell’«arrivederci».
Il maltempo ha cancellato la Processione ma non l’affidamento della Città alla Consolata, con la preghiera recitata dal sindaco Fabio Giulivi, presente assieme al vice sindaco Gianpaolo Cerrini e al presidente del consiglio comunale, Giuseppe Ferrauto. Presente anche il consigliere Alessandro Brescia.
A proteggere la statua della Consolata i Carabinieri della stazione di Venaria Reale, sempre presenti. Con loro anche gli agenti della Polizia Locale.
Al termine, nuovamente in chiesa a causa della pioggia, il primo cittadino ha voluto salutare don Danilo, donandogli qualche pensiero: «Per un decennio sei stato qui a Venaria, diventando parroco ad Altessano, a San Lorenzo. Dieci anni sono un periodo lungo e intenso per un parroco, con momenti belli e alcuni difficili. Ma tu li hai sempre affrontati con disponibilità, serenità e ironia.
Ora per te inizia una nuova tappa del tuo ministero. Ma ricordati che quando vorrai tornare, troverai sempre Venaria pronta ad accoglierti a braccia aperte», ricorda Giulivi.
«Tutto si chiude dove è iniziato. Un grazie alle comunità religiose, al sindaco Fabio Giulivi, che quando sono andato via ha detto le migliori parole nei miei riguardi, capendo il perché delle mie scelte. Rivolgo un appello ai fedeli: non fate come Donna Prassede nei Promessi Sposi, che voleva fare la volontà di Dio a patto che coincidesse con la sua. Un abbraccio a don Enrico e don Alberto che da settembre dovranno occuparsi di quattro parrocchie. Stiamo loro vicini in ogni modo: con la presenza o con la preghiera. Sempre ai Fedeli ricordo che non devono essere comodi. Dovete scomodarvi per aiutare la vostra comunità. Grazie per questi quasi dieci anni qui a Venaria che non dimenticherò mai».