Nei giorni scorsi tutta Venaria ha detto addio ad Arnaldo Bellotti, molto conosciuto in città per essere un pittore e, anche, per essere un tenore del Coro Lirico Puccini. Aveva 87 anni.

Nato ad Adria, in provincia di Rovigo, figlio di una famiglia numerosa composta da 15 fratelli, Bellotti si era trasferito qui "a causa" del padre, andato a lavorare alla Snia Viscosa. 

Qui ha passato la sua esistenza a dipingere e a vendere quadri, molto apprezzati da tutti: appassionati ed esperti su tutti. A tal punto da organizzare diverse mostre in città e non solo. 

Ma le altri due passioni della sua vita sono state la fisarmonica e il canto, diventando un tenore del Coro Lirico Puccini: «Corista e solista storico fin dalla fondazione, anima del Coro e colonna della sezione tenori. Che la terra ti sia lieve», lo ricorda il sodalizio venariese in un post social.

E chi ha avuto la fortuna e l'onore di conoscerlo, lo ricorda come un uomo buono, sorridente, disponibile con tutti. Sempre, anche quando la vita lo ha messo di fronte alla più dura delle prove: la prematura morte della moglie Ortensia.

E lui ha accudito i tre figli - Sonia, Angelina e Italo - con tanto amore, non facendo mancare loro la presenza e l'affetto, crescendoli con sani principi.

"È stato un punto di riferimento per tutti noi. Ci ha cresciuto facendoci anche da madre. E non era per niente scontato o facile. Fino a che la salute lo ha assistito, ha continuato a dipingere e a stare accanto a noi figli e ai suoi adorati nipoti. E a recarsi al cimitero, mattino e pomeriggio, dalla sua amata moglie", lo ricordano con affetto i figli.

I funerali sono stati celebrati ieri pomeriggio, venerdì 16 febbraio 2024, nella chiesa di San Francesco a Venaria, prima di proseguire verso il Tempio di Mappano per il rito della cremazione.