Le scuole sono chiuse per evitare il diffondersi del Coronavirus? E gli studenti studieranno da casa.

E' quanto sta accadendo, e accadrà anche nei prossimi giorni, per gli allievi delle scuole degli Istituti Comprensivi I e II e del liceo Juvarra.

Lezioni di didattica online, piattaforme digitali, mail, video. Modi diversi per favorire il proseguimento delle lezioni e l'apprendimento scolastico in questi giorni in cui è obbligatorio stare in casa.

Gli studenti delle elementari e delle medie dell'IC 1 potranno accedere alla piattaforma informatica dove gli insegnanti hanno già caricato il materiale, comunicazioni, schede operative, presentazioni in Power Point. E non solo:

“Abbiamo creato delle vere e proprie classi virtuali, associando a ciascuna di esse i docenti e gli studenti. E' il modo migliore perché la scuola non si arresti. Perché ci si può connettere e fare anche video conferenze, ricorrere alle chat per comunicare e monitorare il rendimento degli studenti, attraverso esercizi e verifiche, e registro online. Sono strumenti nuovi che aiutano ad avere nuove competenze. Naturalmente sia io sia i docenti siamo disponibili per ogni eventuale supporto”, commenta il dirigente scolastico Ugo Mander.

Anche nell'IC 2, gli insegnanti si sono adoperati per permettere agli studenti di apprendere on line.

Stesso discorso per il liceo Juvarra: “Abbiamo due modi per affrontare questa emergenza. La prima è la nostra piattaforma didattica online, già in uso da diversi anni. La seconda è la piattaforma predisposta dal Ministero. I nostri docenti sono molto formati sull'utilizzo delle nuove tecnologie che in questo momento sono utili per l'apprendimento e per proseguire le lezioni. La scuola non si arresta perché i docenti continuano a lavorare con gli studenti, adottando anche metodi nuovi, come le videochiamate, mail e le chiamate via Skype. Quest'anno i nuovi maturandi sono messi alla prova. Ma devono sapere che non devono sentire la scuola lontana: la didattica online esiste per questi motivi. E noi ci saremo sempre”, commenta il dirigente scolastico Vincenzo Salcone.

Silvia Iannuzzi