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La bandiera dell’Associazione Nazionale Marinai Italiani, con il suo vessillo, finalmente sventola su Venaria. Da ieri mattina, domenica 21 giugno 2020, per l’esattezza. Insieme al tricolore italiano e alla bandiera della Regione Piemonte. 

Frutto del lavoro certosino del presidente dell’Anmi “Cagnassone” di Venaria, Gabriele Fappiano, e dei volontari, che in queste settimane hanno riportato in auge l'asta di bandiera a tre posizioni, che Claudio Genta, compianto presidente dell’Anmi Venaria, aveva donato alla città anni fa. 

L'asta, che si trovava in disuso e in stato di abbandono, è stata restaurata con il consenso della commissaria prefettizia Laura Ferraris. Il ripristino dell’intera area, che si trova in viale Marinai d’Italia, il viale alberato che costeggia il Ceronda da un lato e dall’altro via Cavallo, è stato realizzato dalla Gesin, mentre i lavori materiali di restauro sono stati eseguiti dal geometra Franco Matranga e Salvatore Scimeca. 

Ieri mattina la cerimonia, all’altezza della rotatoria di via Cavallo e che porta alla Reggia. 

In prima fila alla cerimonia, il sub commissario Massimiliano Mele che ha portato i saluti della città di Venaria Reale, l'assessore Maurizio Marrone della Regione Piemonte, Francesco Casciano il sindaco di Collegno e Andrea Zanusso del comune di San Giorgio Canavese, con cui ci saranno ulteriori sviluppi culturali. Inoltre tra le figure legate all'anmi di Venaria c'era Maria di Benedetto  la madrina delle associazioni, a cui sono stati consegnati i fiori di ringraziamento per essere sempre vicina a loro, e Don Ezio Magagnato che ha dato la benedizione delle tre bandiere. 

"Questa asta che era da anni in disuso, è finalmente tornata alla sua funzione originaria, e rappresenta il simbolo dell'Anmi. Le tre bandiere che si posano su di essa, infatti, sono simbolo del nostro orgoglio di essere stati marinai della marina italiana, cittadini del Piemonte e sono testimoni della presenza attiva sul territorio della città di Venaria, che annovera tanti marinai, primo fra tutti Mario Cagnassone, medaglia al valore che da il nome al nostro gruppo, e in particolare saranno testimoni di quanto facciamo e quanto faremo per i nostri amici canavesani e di Collegno. Inoltre saranno di benvenuto a chi entrando si possa sentire a casa e a chi da Venaria va via. E oggi alla nostra cerimonia  noi c'erano due bambine che hanno portato le bandiere e il nostro compagno ex reduce di guerra di 98 anni, vogliono essere simbolo di una staffetta di speranza  verso il futuro”, commenta Fappiano.

Silvia Iannuzzi