L'Avis comunale di Venaria ha tagliato il traguardo dei 65 anni. E lo ha fatto con la consapevolezza di avere una sede propria, quella di viale Buridani. Ma anche con 790 donatori, con 40 donazioni in più rispetto al 2018 e con l’obiettivo di arrivare a quota mille donazioni entro quest'anno.
I festeggiamenti sono cominciati nella sera di sabato 19 ottobre presso il Teatro Concordia, con il concerto dei Free Voice Gospel. Durante la serata, per la prima volta, l'Avis di Venaria ha voluto impegnarsi in una raccolta fondi per l'acquisto di giochi per i bambini della città.
E sono stati raccolti 1.465 euro, somma che è andata ad aggiungersi ad altri 2.500 euro che aveva raccolto la stessa Avis nei mesi precedenti.
"Abbiamo deciso di portare avanti questo progetto per lasciare un segno. Perché siamo vicini alla comunità venariese. Sia ai donatori sia a tutta la cittadinanza" commenta Andrea Campasso, presidente dell'avis.
Il presidente ha voluto consegnare l'assegno durante i festeggiamenti che sono proseguiti nel pomeriggio di domenica 20 ottobre in sede, direttamente a Laura Ferraris, la commissaria prefettizia, e alla presenza di Stefano Ferrini, consigliere dell'Avis provinciale e dell’Avis regionale.
Durante i discorsi istituzionali, ad emergere sono stati i valori dell'associazione: volontariato, altruismo e quanto sia importante ai giovani insegnare l'importanza di donare il sangue, e diventare donatori, perché il sangue non si può produrre in laboratorio e senza donatori non ci sarebbe l'Avis.
E a evidenziare infatti l'importanza del donatore è stato il momento clou della festa, a loro dedicata con la consegna delle benemerenze Avis per 180 volontari, in base al numero di donazioni effettuate durante l'anno a partire dalla propria iscrizione.
Ai presenti in sala è stata così consegnata una medaglia in rame a Letizia Balma, Francesca Borello e Daniela Galatan; d’argento alla segretaria Avis, Federica Tripi; in argento dorato a Patrizia Nocera, Maurizio Terrizzi, Giuseppe Ciavarello e Walter Gaino. Quella in oro, invece, a Valter Dogliani e Oriana Bellotti; quella in oro rubino a Enrico Ciancian; in oro smeraldo a Michelina Tarolla e Lorenzo Besusso.
A causa del maltempo, non c'è stato il corteo per le vie della città. In sala erano presenti i presidenti di diverse consorelle Avis, tra cui Druento: il presidente Campasso si è recato in giornata, con una delegazione avisina, al cimitero di Venaria per portare un omaggio floreale sulla lapide dedicata all’Avis e ai soci defunti.
Silvia Iannuzzi