La Città di Venaria ha ricordato le vittime del covid in occasione della "Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus".
Oggi pomeriggio, venerdì 18 marzo 2022, è stata svelata una targa a loro dedicata e posizionata nelle immediate vicinanze della rsa "Piccola Reggia" di via Fratelli Cervi.
Un luogo scelto non a caso: nella seconda ondata, tra ottobre e dicembre 2020, furono ben 50 le persone morte causa covid nella struttura che ospitava tanti nonni venariesi.
Alla cerimonia di svelamento hanno partecipato il sindaco Fabio Giulivi; il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Ferrauto; e Marisa Girelli, a nome del Comitato delle famiglie delle vittime.
"Vogliamo conservare e rinnovare il ricordo di uomini e donne, morte per covid in questi anni. A loro va il pensiero e l'abbraccio di tutta la comunità. È una giornata importante e storica per la città. Se tornassimo indietro con la mente, affiorerebbero situazioni e immagini indimenticabili per tutti noi. La speranza è di trovare quanto prima la pace interiore per il dramma vissuto, per non aver potuto essere vicini ai propri cari negli istanti precedenti la morte", spiega nel suo discorso Ferrauto.
"Questa targa è dedicata ai nostri cari, tanto amati, depositari di verità. Nonni, genitori, zii, fratelli, sorelle. Voi ora siete angeli in cielo, dopo esserlo stati in terra. Oggi siete in un posto dove nulla vi è negato", dice Girelli.
"A febbraio 2020 abbiamo iniziato a conoscere la pandemia e quel virus che ha attraversato continenti, nazioni, città. Calpestando la nostra quotidianità e riempiendo ospedali e cimiteri di vittime innocenti. Venaria ha pagato pesantemente: sono circa 150 i venariesi morti in questi due anni. Ognuno di noi è stato colpito direttamente dal covid. Siamo qui oggi perché, nella drammaticità di questa storia, non possiamo dimenticare le 50 persone morte nella rsa Piccola Reggia. Ognuno di voi ha perfettamente chiaro cosa accadde in quei giorni, che non hanno potuto salutare, essere accanto, dare un bacio ai propri cari. Un grazie e un pensiero deve essere rivolto a medici e infermieri che sono mancati in questi due anni. Questa stele sarà un ricordo perenne, per non dimenticare quanto è successo. Lo avevamo promesso e questa promessa è stata mantenuta", spiega Giulivi.
Famiglie presenti in gran numero e ancora con gli occhi pieni di lacrime per quella ferita che non si rimarginerà mai più, in attesa che l'indagine della procura di Ivrea arrivi a conclusione. Con loro anche il vicesindaco Gianpaolo Cerrini, i consiglieri Pino De Candia e Stefano Mistroni, e il segretario di Fratelli d'italia, Chiara Turino.
Silvia Iannuzzi