Dalle 18 in poi non si potranno più vendere alcolici lungo tutta via Mensa e viale Buridani a Venaria.
 
La decisione è stata presa oggi dal sindaco Fabio Giulivi che ha appena firmato una ordinanza in merito. 
 
"In principio abbiamo rimosso le panchine da pic-nic sotto la tettoia, poi abbiamo aumentato i controlli della Polizia Municipale e dei Carabinieri, infine abbiamo messo una pattuglia fissa eppure niente: Piazza Don Alberione e quel tratto di Via Mensa continuano ad essere luogo di assembramento e degrado. Nel centro storico si verificano appunto diffusi fenomeni di assembramento di persone, specie nelle ore pomeridiane-serali, intente a consumare bevande, soprattutto alcoliche, ignorando pericolosamente tutte le regole di prevenzione e sicurezza stabilite per contenere la diffusione del virus COVID-19.
Chiusi i bar dalle 18 si continua a bere in tranquillità, uno sull'altro, acquistando nel minimarket bottiglie di birra direttamente dal banco frigo che puntualmente vengono disseminate su tutta via Mensa dando un senso di sporco e trascuratezza ed aggirando così le limitazioni ed i divieti stabiliti dal Dpcm. Per non parlare di coloro che urinano sulle macchine parcheggiate, nel parco giochi o negli interni cortile. Tutto documentato da foto e video", spiega il sindaco che aggiunge come "non si contino più le segnalazioni da parte dei cittadini sui comportamenti di chi non rispetta le disposizioni emanate al fine di contenere l’emergenza sanitaria in atto".
Le aree interessate sono Via Andrea Mensa e Viale Buridani, in particolare nell’area adiacente la Piazza Don Alberione, dove è presente la tettoia coperta della struttura “Inqubatore” e la Piazza Pettiti, dove maggiori sono le segnalazioni di assembramenti.
 
"Abbiamo pensato allora di uniformare gli orari di vendita degli esercizi di vicinato presenti in Via Andrea Mensa e Viale Buridani agli orari stabiliti dal Dpcm per tutte le attività di ristorazione per contribuire ad evitare gli assembramenti vietati.
 
Il divieto di vendita sarà per le bevande alcoliche di qualsiasi gradazione in contenitori di qualsiasi genere e dimensioni, dalle  18 alle 5 del giorno successivo e fino al 6 aprile 2021.
 
"Non è mai bello limitare le vendite con ordinanze ad hoc, ma vi assicuro che le abbiamo provate tutte prima di arrivare a questo provvedimento che si è reso indispensabile visto il livello di indecenza raggiunto.
Uno schiaffo morale alle scuole chiuse con i ragazzi a casa in DAD, alle tante serrande di negozi abbassate per legge ed in grave sofferenza economica, alle terapie intensive sempre più sature. Se con le buone non lo si capisce dobbiamo usare le ordinanze restrittive che la legge ci consente", conclude il sindaco.