Il pugilato è definito da sempre come la “nobile arte della difesa”. Uno sport di fatica, passione, sudore, da tempo praticato non solo dagli uomini ma - per fortuna - anche dalle donne, sfatando così tanti taboo.
Nella Reale c’è un campione, che da tempo sta facendo parlare di sé per le sue vittorie, nel Belpaese quanto in giro per l’Europa: Massimiliano Ballisai.
Classe 1984, professionista dal 2008, all’attivo ha 22 vittorie (di cui 12 per ko), 6 sconfitte (di cui tre per ko).
L’ultima, purtroppo, è quella in Australia, sul quadrato del Mackay Entertainment & Convention Centre di Mackay nel Queensland australiano, sconfitto ai punti dopo una vera e propria battaglia dal campione Interim Asia Pacific Liam Paro.
E l’attuale Campione Italiano dei Superleggeri, il 24 maggio prossimo se la vedrà a Mantova con Luciano Randazzo in un match valevole per la difesa del titolo tricolore.
In attesa dell’evento, Max si sta continuando ad allenare nella sua “casa”, ovvero la “Asd Manno Boxing Club” di corso Francia a Torino, sotto gli insegnamenti di un pugile del calibro di Benoit Manno, calabrese di Vibo Valentia ma cresciuto tra la Francia e Torino, ex professionista che si è qualificato per i Mondiali del 2008 con la Nazionale e a vincere due Titoli Italiani e la Finale di un Titolo Europeo.
E nella “casa della boxe”, ogni giorno si allenano decine di ragazzi e ragazze, che praticano sport “prima per divertimento e poi per eventualmente diventare professionisti. E’ uno sport unico la boxe, perché ti fa crescere e maturare nel rispetto dell’avversario, dei tuoi allenatori. Che ti fa capire cosa sia il sacrificio per raggiungere un obiettivo”, spiega Manno, supportato dallo stesso Ballisai, che prima di partire per l’Australia era stato persino ricevuto dal sindaco Roberto Falcone e dall’assessore Antonella D’Afflitto. E, con loro c’era anche il consigliere Marco Scavone. Perché Scavone, oltre ad essere amico di Ballisai, è anche il papà di un potenziale futuro campione della boxe, come Michael Scavone, di cui probabilmente sentiremo ancora parlare nei prossimi anni.
Max, ha un grande sogno nel cassetto: “Sarebbe bello combattere a Torino, davanti al pubblico delle grandi occasioni. L’ho fatto solo tre volte in undici anni di professionismo. Ma non è facile. Qui è dura trovare sponsor per combattere. Lo abbiamo visto anche di recente per la mia trasferta australiana”.
E lo stesso sogno ce l'ha anche Benoit Manno. Che nel frattempo continua, ogni giorno, a insegnare boxe nella sua palestra. "Perché non c'è niente di più bello al mondo", spiega, prima di tornare sul ring.