I vertici delle Anpi della zona ovest si sono radunate a Druento, nella sala degli Alpini, per il tradizionale incontro d’inizio anno.
Un momento molto sentito, dove si è fatto il bilancio dell’attività dell’anno precedente, si è discusso delle attività di questo 2019 ma, soprattutto, si è parlato di un “tema nei temi”, come è riassunto nel titolo del dibattito: “1938 le leggi razziali, 1948 entrata in vigore della Costituzione, 2019 i diritti umani continuano ad essere negati”.
Nutrita la partecipazione dei sindaci del territorio, visto che la giornata era indetta dall’Anpi di Druento - con il patrocinio del Comune - e dal coordinamento Anpi Zona Ovest. Tra i primi cittadini c’era il padrone di casa, Sergio Bussone, ma anche Francesco Casciano (Collegno), Franco Dessì (Rivoli), Andrea Oliva (Alpignano), Maria Grazia La Monica (San Gillio), Carlo Tappero (Val della Torre). Anche se il coordinamento raggruppa le Anpi di Alpignano, Caselette, Collegno, Druento, Givoletto, Grugliasco, La Cassa, Pianezza, Rivoli, Rosta, San Gillio e Val della Torre.
Dopo i saluti del sindaco Sergio Bussone e il discorso introduttivo di Delio Ranzani, presidente dell’Anpi di Druento, è stata la volta di Nino Boeti, presidente del consiglio regionale del Piemonte ma anche del “Comitato Resistenza e Costituzione”: «Il 23 gennaio 1945 sul piazzale del Municipio di Druento venivano fucilati i fratelli Dante e Vincenzo Macario. Con loro, in quella terribile esecuzione, furono uccisi Alberto Appendino, Gino Beghini, Bruno Goffi, Francesco Rossi, Aldo Neirotti, Michele Neirotti, Paolo Pera, Marcello Rolle e Leone Rosselli. Ai genitori Dante inviò una lettera in cui scriveva: “Fatevi coraggio e cercate di sopportare questo immenso dolore che noi vi abbiamo recato. Vorrei scrivervi moltissime cose, ma non ci ho più tempo”. E Vincenzo: “…. Se ci vedeste in questo momento, direste che noi, siamo i più contenti di questo mondo tanto è la nostra calma"».
Sono poi seguite le oratorie di Sergio Andreotti, coordinatore Anpi della Zona Ovest e di Maria Grazia Sestero, presidente Anpi provinciale. Per finire, “Le Primule Rosse” si sono esibite in un breve concerto con musiche e canti partigiani.
“Ora più che mai - sottolinea Delio Ranzani - occorre fare resistenza. L’Anpi da sempre porta avanti concetti di pace e libertà. Ma in questo momento storico così particolare, dove l’odio e l’anti ‘tutto’ stanno prendendo il sopravvento, c’è bisogno di ricominciare a fare approfondimento, ad incontrare i giovani e a far capire loro la storia”.