La Divisione Anticrimine della questura di Torino ha dato esecuzione alla confisca dei beni di un pensionato 71enne, pluripregiudicato, residente a Borgaro, dedito da molti anni all'usura. Il decreto, emesso dal Tribunale di Torino, ha condotto alla confisca di due appartamenti (uno a Borgaro e l'altro a Caselle), di alcune automobili e di conti correnti per un valore di circa mezzo milione di euro, beni che l’uomo aveva accumulato illecitamente, grazie alla propria attività di usuraio, mentre per lo Stato risultava nullatenente tanto da beneficiare della pensione di cittadinanza.

L'uomo, attualmente agli arresti domiciliari, si è reso responsabile di diversi reati già dal principio degli anni '70. Con il passare degli anni, si è inserito in un contesto criminale riguardante prestiti di denaro ad elevato tasso di usura, con la collaborazione, a vario titolo, di alcuni parenti. Nell’ambito del procedimento è stato riconosciuto come un soggetto attualmente pericoloso e quindi il Tribunale, accogliendo la proposta del Questore, ha deciso per la misura della Sorveglianza Speciale per la durata di quattro anni.
Il provvedimento eseguito conferma la notevole importanza che rivestono, nell’azione di contrasto alla criminalità, le misure di prevenzione patrimoniale, le quali sottraggono le ricchezze illecite ai soggetti radicati in contesti criminali. L’obiettivo perseguito dagli investigatori della Questura di Torino è di sottrare i patrimoni illecitamente accumulati a coloro che, anche in questo periodo di crisi pandemica, hanno approfittato delle situazioni di disagio economico e di povertà diffusa, elargendo prestiti in denaro con applicazione di ingenti tassi di interesse, rendendosi responsabili del reato di usura, spesso accompagnato all’utilizzo di metodi violenti ed estorsivi.