Collegno dice addio a Morena Guerini, la 34enne morta sabato notte, 7 gennaio 2023, in un terribile incidente stradale avvenuto in corso Einaudi a Torino.
Morena era conosciuta soprattutto per essere una attrice di teatro, nonchè ballerina. Faceva parte della compagnia «I Fantastorie» di Almese.
«Oggi I Fantastorie perdono una grande compagna d’avventure, Morena Guerini. Quindici anni insieme. Siamo devastati dal dolore. Con infinito affetto e gratititudine», la ricordano così sulla loro pagina social.
Ancora più toccante il ricordo della coordinatrice de «I Fantastorie», Elisa Testa, che le ha dedicato un commovente post social: «Mai e poi mai avrei pensato di scriverti queste parole Momo. Ma da un po’ la parola “mai” non fa più parte del mio vocabolario. Perché la vita da un secondo all’altro ti mette di fronte a cose inaspettate. Come oggi, cercando di realizzare che non ci sei più.
Ti avevo al mio fianco in teatro, da ben 15 anni. E 15 anni non sono pochi, sai? No, te lo dico eh… credo tu sia l’allieva che mi ha fatta sbroccare ti più. Una sfida continua. Madonna quante incazzature Momo. Ti ho perdonato la qualunque. E sai perché? Perché ti volevo bene. E perché eri la migliore. Te l’ho sempre detto. Te l’ho detto anche prima di Natale. Me l’hanno ricordato stamattina i ragazzi. “Se volete imparare i passi e i tempi giusti, con la coda dell’occhio seguite Momo”. E ti stupivi pure di essere così brava.
Sì, proprio tu. Sempre insicura, sempre con la paura di non farcela. Proprio tu. Che ad ogni debutto o replica ti facevi venire un’ansia che manco a Broadway.
Noi si litigava eccome! E tu zitta non stavi mai. La testardaggine fatta a persona. La testardaggine che poi ti portava ad essere la professionista che eri. La tua voce, presa sempre da esempio per la sua “perfetta tonalità teatrale”.
E ora chi me le fa le voci Momo? Eh? Chi caspita me le fa? Chi ricorderà tutti i passi da una volta all’altra? Chi? Come faccio a pensare che non sarai più al tuo posto? La prima ad arrivare alle prove, quella che non mancava mai. Quella che dietro le quinte teneva più posto di una squadra di calcio. Una bambolina che pareva di ceramica e che invece era uno Tsunami.
Ti vorró bene per sempre Momo, mi mancherà tutto di te. Anche i messaggi alle 3 del mattino per dirmi che avevi avuto un’idea su una coreografia. La mia sfida più grande. La mia vittoria più grande. Ciao Momo, ciao amica mia».