La politica, su più livelli, sta seguendo da vicino la vicenda dei licenziamenti alla "TE Connectivity", l'azienda di corso Fratelli Cervi che ha annunciato come entro il 2025 verranno lasciate a casa circa 300 persone con delocalizzazione della produzione tra Cina e Stati Uniti. 

Il consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno di Pd, Liberi Verdi Uguali e Movimento 5 Stelle sul futuro della multinazionale di Collegno. I consiglieri, inoltre, hanno incontrato e ascoltato in Consiglio regionale una delegazione per sollecitare un intervento dell’Ente sulla questione.

Per Sarah Disabato, capogruppo regionale M5S, era "doveroso aprire un tavolo di confronto per tutelare i lavoratori e le lavoratrici della Te Connectivity e mettere in campo ogni azione necessaria per evitare i licenziamenti. 

"I dipendenti della Te Connectivity meritano risposte subito. Quella della chiusura dello stabilimento, prevista per settembre del 2025, è una decisione inaccettabile che non siamo disposti a digerire. La politica dovrà fare tutto il possibile per scongiurare i licenziamenti e come Movimento 5 Stelle ci batteremo senza sconti per ottenere garanzie sul mantenimento della produzione", conclude Disabato.

Con lei anche Silvana Accossato, consigliera regionale di Liberi Uguali Verdi ma sopratutto collegnese doc: “TE Connectivity Italia di Collegno con i suoi esuberi enunciati dalla proprietà nei giorni scorsi va ad inserirsi in una situazione che nelle ultime settimane ha visto la crisi della Lear di Grugliasco e altre aziende della Città metropolitana torinese e piemontesi legate a doppio filo con le scelte industriali di Stellantis di disinvestire nella nostra regione. La Regione deve avere un ruolo attivo”.