Una discarica abusiva a cielo aperto è stata scoperta dagli agenti della polizia locale di Caselle e dai colleghi del Comando Territoriale VII della Polizia Locale di Torino al Lago dei Cigni di Caselle.
Nei guai due uomini: un padre e un figlio di nazionalità marocchina.
Tutto ha inizio nel luglio scorso, quando il padre, a seguito di un’indagine, era stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per «attività di gestione di rifiuti non autorizzata».
Al termine dell’operazione gli agenti avevano posto sotto sequestro un’area a cielo aperto in viale Falchera, recintata con delle lamiere metalliche e utilizzata dallo stesso soggetto come deposito per i rottami di elettrodomestici e di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).
L’attività di smontaggio delle componenti veniva svolta in un negozio di corso Regina Margherita, anch’esso posto sotto sequestro insieme a due box e un furgone.
E’ stato proprio il monitoraggio delle aree sottoposte a sequestro, nonché i successivi accertamenti sugli spostamenti del soggetto, a far emergere la reiterazione dell’attività illecita da parte dello stesso uomo e a condurre gli agenti della Polizia Locale all’individuazione di una nuova area di deposito rifiuti a cielo aperto, nel Comune di Caselle.
I ‘civich’ di Torino, in azione congiunta con gli omologhi di Caselle, hanno sorpreso l’uomo, unitamente al figlio ventiduenne, intento a scaricare elettrodomestici esausti dal proprio furgone direttamente sul terreno recintato con una rete da cantiere.
Oltre a denunciare nuovamente l’uomo per la reiterazione del reato commesso nel mese di luglio e il figlio per concorso con il padre, gli agenti dei due Comandi di Polizia Locale hanno posto sotto sequestro il furgone e l’area di 280 metri quadrati comprensiva dei rifiuti stoccati, tra cui 53 frigoriferi con serpentina, 66 altre serpentine sparse sul terreno, 1 televisore, 2 cucine a gas e 87 pezzi di plastica vari, derivanti dallo smontaggio di altri frigoriferi.