Nei giorni scorsi, Legambiente ha reso noto il dossier annuale sull’inquinamento atmosferico nelle città italiane “Mal’Aria 2018”,
che vedrebbe il Comune di Druento tra i 16 Comuni ancora inadempienti nel recepimento di alcune misure.
Ovvero tra coloro che “non si sarebbero ancora adeguati al protocollo interregionale e che avrebbero dovuto fare proprio, entro il 30 ottobre 2017, il primo pacchetto di misure previste dall’accordo siglato tra le regioni del Nord Italia e recepito, tardivamente, dalla Regione Piemonte lo scorso 20 ottobre”, come si legge in una parte dello stesso comunicato stampa dell’associazione ambientalista.
Ma il sindaco di Druento, Sergio Bussone, non ci sta: "Sul sito internet è dedicata, e con grande risalto, una notizia in merito all’ordinanza adottata per diminuire i livelli di inquinamento da polveri sottili, inserendo anche il link per poter consultare il semaforo dell’Arpa Piemonte, che indica gli eventuali sforamenti giornalieri e i differenti provvedimenti decisi, di volta in volta, per combattere l’inquinamento atmosferico. Pur apprezzando l’importante lavoro nel quotidiano di LegAmbiente, l’eventuale e benevola “tirata d’orecchie” questa volta è il Comune di Druento a doverla fare verso l’associazione ambientalista per non aver adeguatamente controllato il nostro sito internet, né di aver chiamato in Comune per chiedere ragguagli in merito alla situazione".
Il sindaco precisa come "possa essere capitato, e non lo neghiamo, che per qualche giorno la notizia relativa all’ordinanza non sia stata in evidenza nella home page comunale. E questo semplicemente per un problema logistico del sito stesso, che in automatico fa slittare fuori home le notizie meno recenti in una pagina meno evidenziata. Ma questo non toglie come il Comune abbia immediatamente recepito le misure previste dall’Accordo Padano e recepite dalla Regione Piemonte nell’ottobre scorso".