Il ponte di Alpignano è riaperto al transito delle auto ma non ad autobus e scuolabus.
Da oggi pomeriggio, infatti, il “Ponte Nuovo” di via Mazzini, che tanto ha fatto parlare in questi mesi per via della chiusura a scopo precauzionale per motivi di sicurezza dal mese di maggio, è ora tornato nelle disponibilità della città, andando a migliorare il traffico viario nel centro cittadino e per Rivoli, Caselette e Pianezza.
La riapertura è solo per alcune categorie di veicoli, ovvero ai mezzi inferiori alle 3 tonnellate. E così gli scuolabus e gli autobus non potranno circolare, almeno fino a deroga della Città Metropolitana.
I bambini saranno fatti scendere prima del ponte e, attraverso dei volontari, lo percorreranno per poi prendere un altro scuolabus che li porterà nelle rispettive scuole.
Gli unici mezzi che potranno percorrerlo nonostante siano superiori alle 3 tonnellate sono quelli di soccorso.
Il ponte presentava fessure su tre pile principali della campata dell’arco, che sono state messe in sicurezza con un lavoro durato quasi quattro mesi.
Ancora questa mattina, come si evince da queste foto, la situazione in città era davvero al limite. Con code chilometriche in ogni direzione di marcia. Code causate anche dall’aumento di mezzi in strada, complice il ritorno a scuola di migliaia di studenti alpignanesi.
La situazione del ponte è stata anche al centro della campagna elettorale, con tutti e cinque i candidati sindaco che hanno improntato il proprio programma amministrativo proprio sulle manutenzioni e sul futuro terzo ponte che, di fatto, è la vera sfida futura.
Intanto la Città Metropolitana sta lavorando al progetto definitivo-esecutivo di manutenzione straordinaria, finanziato dal Ministero delle Infrastrutture, che prevede un investimento totale di 2 milioni di euro per il completamento del risanamento strutturale e il consolidamento della struttura, che consentirà la percorrenza del ponte senza limiti di carico.
Lavori che potrebbero essere appaltati a fine anno o a inizio dell’anno nuovo e con la loro conclusione durante l’arco del 2021.
Claudio Martinelli